Assemblea Plenaria /3

Comunicato Finale

I Vescovi Europei invitano alla preghiera per la pace e l’impegno missionario nel continente

Su invito di S.E. Mons. José ORNELAS CARVALHO, S.C.I., Vescovo di Leiria-Fátima e Presidente della Conferenza Episcopale Portoghese, l’Assemblea Plenaria del Consiglio delle Conferenze Episcopali d’Europa (CCEE) si è tenuta a Fátima dal 7 al 10 ottobre 2025. Durante l’Assemblea, i Presidenti delle Conferenze Episcopali hanno riflettuto sul tema: Come essere discepoli missionari in un’Europa secolarizzata.

Nel suo discorso di apertura, S.E. Mons. Gintaras GRUŠAS, Presidente del CCEE, ha espresso gratitudine a Papa Leone XIV per la sua vicinanza al CCEE e il suo incoraggiamento per gli sforzi nel campo dell’evangelizzazione, della sinodalità e del dialogo ecumenico, e nell’impegno per la pace. Ha inoltre sottolineato la missione ecumenica della Chiesa in Europa e ha richiamato l’attenzione sulla cerimonia di firma della Charta Oecumenica aggiornata, prevista a Roma il 5 novembre 2025.

I partecipanti all’Assemblea hanno discusso la situazione attuale in Europa, ricordando le sofferenze persistenti causate dalle guerre in Ucraina e in Terra Santa, nonché in numerose altre regioni lacerate dall’odio e dalla violenza. E rivolgono un sentito appello a tutti i fedeli a pregare per una “pace disarmata e disarmante”, come indicato da Papa Leone XIV. La vera pace non è solo il tacere delle armi, ma anche la pace nelle nostre menti, nei nostri cuori e nelle nostre relazioni reciproche. Solo così possiamo essere autentici testimoni del messaggio di Cristo e superare l’odio, la divisione e la violenza. Il messaggio della Madonna di Fatima rimane ancora oggi di grande urgenza. Ella ci invita a impugnare le armi della pace: la preghiera e la conversione.

Come vescovi e pastori d’Europa, siamo chiamati a camminare in modo sinodale: ad ascoltare i nostri popoli, a dialogare con un mondo secolarizzato, a discernere come lo Spirito Santo continua ad agire anche dove meno ce lo aspettiamo. La sinodalità non è solo un metodo ecclesiale: è un atteggiamento missionario, un modo di guardare il mondo con gli occhi della misericordia. Non siamo inviati a convincere l’Europa con argomenti, ma a riconquistarla con l’amore.

Passando al tema centrale dell’Assemblea, i partecipanti hanno riflettuto sulla situazione del continente, e sul fatto che alcune società hanno dimenticato le proprie radici cristiane. Hanno sottolineato che la vera conversione deve iniziare prima di tutto nei nostri cuori. La misericordia di Dio continua a operare nel nostro continente. Il nostro compito di discepoli missionari non è condannare, ma risvegliare la speranza. Questo rinnovamento può essere favorito attraverso il dialogo con la cultura contemporanea, un’autentica testimonianza di vita e la sinodalità che permette alla Chiesa di riscoprire la vocazione di ogni battezzato.

Le sessioni principali hanno offerto profonde riflessioni sul tema dell’Assemblea. La Prof.ssa Isabel CAPELOA GIL, Rettore dell’Università Cattolica del Portogallo, ha evidenziato il paradosso del progresso tecnologico e della fragilità umana, osservando che guerre, crisi climatiche, intelligenza artificiale e disuguaglianze espongono non solo la debolezza materiale, ma anche una più profonda crisi di significato. Ha affermato che il patrimonio culturale dell’Europa, in particolare le sue radici cristiane, rimane vitale per il dialogo, la riconciliazione e la speranza, e ha esortato la Chiesa a continuare a essere voce della coscienza nella vita pubblica.

Il Prof. András MÁTÉ-TÓTH, Professore di Studi Religiosi presso l’Università di Szeged, Ungheria, ha riflettuto sulla passata divisione tra Est e Ovest dell’Europa e sulle sue ferite persistenti, sottolineando che le sfide odierne – migrazioni, pandemia di COVID-19 e guerra in Ucraina – sono comuni a tutti. Ha invitato la Chiesa a incarnare speranza, misericordia e fiducia, rimanendo libera da influenze politiche e guidando l’Europa, questo “continente ferito”, in un comune pellegrinaggio di speranza.

Le sessioni dei gruppi di lavoro e le discussioni plenarie hanno offerto preziose opportunità di dialogo e scambio, consentendo ai partecipanti di approfondire il tema principale dell’Assemblea. Parallelamente a queste riflessioni, l’Assemblea del CCEE ha ascoltato le relazioni dei rappresentanti della Santa Sede presso l’Unione Europea, quella del presidente della COMECE e di Caritas Europa, nonché gli aggiornamenti delle Commissioni CCEE su Famiglia e Vita, Evangelizzazione e Cultura, Giovani e Pastorale Sociale.

I Presidenti delle Conferenze Episcopali hanno, inoltre, espresso profonda preoccupazione per la salvaguardia del creato. Hanno concordato di inviare una lettera congiunta alla Sig.ra Ursula von der LEYEN, Presidente della Commissione Europea, in vista del vertice COP30 di Belém a novembre, esortando le istituzioni europee ad agire con decisione per proteggere la nostra “casa comune”.

Nella sessione di lavoro finale, dedicata alle prospettive e all’attuazione del Sinodo sulla sinodalità, l’Assemblea ha sottolineato l’importanza di accompagnare e sostenere la fase di attuazione a livello diocesano e nazionale e di proseguire questo cammino comune a livello continentale.

I Presidenti delle Conferenze Episcopali d’Europa hanno anche condiviso momenti di preghiera comune e di pellegrinaggio. Hanno celebrato quotidianamente la Santa Eucaristia presso il Santuario di Fatima, hanno affidato la loro missione e il continente alla Beata Vergine Maria attraverso l’Atto di Consacrazione, hanno partecipato alla recita del Santo Rosario e alla Processione con le Candele e hanno visitato il Monastero di Batalha e il Santuario di Nazaré.

La prossima Assemblea Plenaria si terrà a Salisburgo, in Austria, dal 27 al 30 ottobre 2026, su invito di S.E. Mons. Franz LACKNER, OFM.

Foto: Manuel Costa, Agenzia Ecclesia