Nello storico Palazzo Madama a Torino si è svolto dal 28 al 30 ottobre l’incontro dei vescovi e dei direttori nazionali responsabili per la cultura delle Conferenze Episcopali d’Europa, organizzato dalla Sezione Cultura della Commissione per l’Evangelizzazione e Cultura del CCEE.
Prima di iniziare le sessioni di lavoro, i partecipanti sono stati accolti dal prof. Giovanni Carlo Federico VILLA, direttore di Palazzo Madama – Museo Civico d’Arte Antica di Torino.
S.E. Mons. Gintaras GRUŠAS, arcivescovo di Vilnius e presidente del CCEE, ha aperto i lavori ringraziando gli organizzatori, e ha illustrato il rapporto tra fede e cultura invitando a riscoprirlo nell’Europa di oggi, segnata dalla secolarizzazione e dal pluralismo culturale che occorre abitare con la consapevolezza della nostra autentica missione di evangelizzazione. Ha ricordato che il Vangelo resta capace di fecondare la cultura contemporanea, coltivando una cultura della pace, della vita e della carità. „La Chiesa non deve mai rinunciare alla cultura, anche se fare cultura oggi sembra richiedere maggiore fatica di pensiero e di discernimento. Tuttavia, è parte profonda della nostra natura umana, assunta e redenta dal Verbo Incarnato Gesù Cristo “, ha ribadito l’Arcivescovo Grušas.
S.E. Mons. Jesús SANZ MONTES, OFM, arcivescovo di Oviedo e responsabile della Sezione Cultura del CCEE, ha tenuto la relazione introduttiva sul tema “La cultura come strumento di evangelizzazione”. Nel suo intervento, l’Arcivescovo Sanz Montes ha messo in luce il profondo legame tra Cristianesimo e cultura europea, sottolineando che l’evangelizzazione e la cultura sono realtà inseparabili: il Vangelo trasforma la cultura e, allo stesso tempo, la cultura cristiana arricchisce la società. Ha ricordato le sfide che oggi minacciano l’identità cristiana dell’Europa invitando a riscoprire la forza del pensiero e della bellezza cristiana come risposta culturale e morale per l’Europa di oggi.
Nella sessione successiva, intitolata “Incontro e scontro fra tradizione cristiana e cultura in Europa”, il prof. Lluis OVIEDO, OFM, docente presso la Pontificia Università Antonianum di Roma, ha analizzato nel suo intervento il rapporto tra tradizione cristiana e cultura europea, segnata da tensioni e trasformazioni. Ha evidenziato come la secolarizzazione e la perdita di riferimenti religiosi richiedano una nuova proposta culturale e teologica, capace di parlare al cuore dell’uomo contemporaneo. La fede, ha concluso, resta una fonte vitale di speranza e umanità per l’Europa di oggi.
La seconda giornata è stata dedicata al tema “Il Volto di Cristo, luogo dell’epifania di Dio” e ha visto la partecipazione di tre relatori. Il prof. Alfonso SÁNCHEZ HERMOSILLA, direttore di EDICES, ha fatto una presentazione sul Sudario di Oviedo, il telo di lino con macchie di sangue e fluidi corporei compatibili con la flagellazione e la corona di spine, conservato a Oviedo sin dall’VIII-IX secolo. Pur essendo privo di immagine, il sudario permette una ricostruzione di tratti del volto e delle ferite del cadavere che corrispondono a quelli della Sindone di Torino, suggerendo che entrambi abbiano avvolto la stessa persona. Analisi scientifiche ne confermano l’autenticità storica e biologica.
La seconda relatrice, la Dott.ssa Adriana ACUTIS, vicepresidente della Fondazione Carlo Acutis, ha presentato un percorso di ricerca sul volto visibile di Dio, intitolato “volti nel Volto”, ispirato soprattutto alla Sindone di Torino e al dipinto originale del Gesù Misericordioso di Vilnius. Attraverso studi e confronti digitali, la Dott.ssa Acutis ha mostrato sorprendenti corrispondenze di sovrapposizione tra i due volti, illustrando l’intensa capacità dell’immagine della Divina Misericordia conservata a Vilnius, Lituania, di offrire un’esperienza visibile del vero Volto di Gesù. Unendo fede, arte, storia e spiritualità, la Sindone e il quadro appaiono come doni complementari di Dio, segni del suo desiderio di rivelarsi all’umanità in un’arte che cura e consola.
S.E. Dott.ssa Sigita MASLAUSKAITĖ, ambasciatore della Lituania presso la Santa Sede, ha tenuto un intervento sull’immagine della Divina Misericordia, presentandone la storia e illustrandone il valore spirituale. L’opera, dipinta da Eugeniusz Kazimirowski nel 1934 sotto lo guida di Santa Faustina Kowalska, raffigura Gesù risorto che benedice e dal suo Cuore scaturisce la misericordia divina, raffigurata con i due raggi, rosso e biancastro, che escono dal costato. Durante le occupazioni sovietica e nazista divenne segno di speranza per i fedeli di Vilnius e, dopo anni di oblio, è oggi una delle icone più riconoscibili della fede cristiana.
I partecipanti al seminario hanno avuto l’opportunità di ascoltare le presentazioni delle varie Conferenze Episcopali e di partecipare a diverse attività culturali. L’incontro si è concluso con la visita alla Cappella della Sacra Sindone e con la Santa Messa presso la Cattedrale S. Giovanni Battista in Torino presieduta da S. Em. Card. Roberto REPOLE, arcivescovo di Torino.

