Presidenza del CCEE

Appello all’Europa per la situazione in Ucraina

S.E. Mons. Grušas, Presidente del CCEE, invita a pregare per il dono della pace in Ucraina

La Presidenza del Consiglio delle Conferenze Episcopali d’Europa, dando voce ai vescovi del Continente europeo, in questo drammatico momento di tensione intorno all’Ucraina, desidera esprimere la sua vicinanza alle Chiese che sono in Ucraina e a tutto il suo popolo, e invita la Comunità internazionale a sostenere il Paese di fronte al pericolo di un’offensiva militare russa.

Mentre l’intera Comunità internazionale interpreta le azioni delle forze militari russe come una vera minaccia per la pace in tutto il mondo, ci stringiamo – in questo periodo di paura e di incertezza per il futuro del Paese – ai fratelli e alle sorelle nella fede e a tutto il popolo ucraino.

 Abbiamo sentito la voce del Santo Padre Francesco che ha più volte espresso la sua paterna vicinanza alla “cara Ucraina” esortando i potenti del mondo a risolvere la crisi “attraverso un serio dialogo internazionale e non con le armi (Angelus del 12.12.2021). Inoltre, nel suo recente Discorso al Corpo Diplomatico, accreditato presso la Santa Sede, egli ha sottolineato che la “fiducia reciproca e la disponibilità a un confronto sereno devono animare tutte le parti interessate per trovare soluzioni accettabili e durature in Ucraina…” (Udienza al Corpo diplomatico del 10.01.2022).

Anche noi, come pastori del Continente europeo vogliamo fare appello ai Responsabili delle Nazioni, affinché non dimentichino le tragedie delle Guerre mondiali del secolo scorso e affinché venga difeso il diritto internazionale, l’indipendenza e la sovranità territoriale di ciascun Paese. Insieme al Santo Padre, vogliamo chiedere ai Governanti di “trovare soluzioni accettabili e durature in Ucraina”, basandosi sul dialogo e sul negoziato e senza ricorrere alle armi.

In questo momento estremamente delicato, chiediamo ai cristiani di pregare per il dono della pace in Ucraina affinché i Responsabili siano “contagiati dal bene della Pace” e affinché la crisi venga superata, esclusivamente, attraverso il dialogo.